Scopriamo tutto sulla cicatrizzazione di un impianto dentale, di cosa si tratta, come avviene e quanto tempo occorre affinché sia completa. Si tratta di una delle fasi più delicate dell’intervento di implantologia, poiché influisce significativamente sulla buona riuscita dell’impianto.
Come sappiamo, gli impianti sono delle vere e proprie radici artificiali inserite all’interno del tessuto osseo, che vanno sostituire i denti persi con una nuova dentatura fissa, stabile e altamente confortevole. Su di esse, viene applicata una corona protesica di tipo fisso, in grado di riprodurre con esattezza aspetto e funzione dei denti naturali.
Gli impianti dentali possono essere sfruttati anche per andare a stabilizzare protesi mobili complete, che hanno poca tenuta e tendono a muoversi, così da poter regalare un comfort elevato anche ai pazienti totalmente edentuli.
Per poter supportare al meglio i carichi masticatori, talvolta anche molto elevati, la vite inserita deve integrarsi perfettamente all’osso, diventando tutt’uno con esso, proprio come se fosse una radice naturale. Per questo motivo è stato scelto il titanio, un materiale altamente biocompatibile, che riesce a legarsi molto bene al tessuto osseo circostante, con una minima percentuale di insuccesso.
L’uso dei migliori materiali, insieme a fattori come la qualità dell’igiene orale, la frequenza dei controlli e un’attenta selezione del paziente, concorre a massimizzare in modo significativo il risultato di ogni trattamento implantare.
All’interno del nostro Studio Dentistico di Mestre Venezia, adottiamo le più moderne tecniche odontoiatriche, mettendo a disposizione del sorriso dei pazienti una lunga esperienza in implantologia e protesi dentaria.
Di cosa si tratta
Vediamo adesso di cosa si tratta e come funziona il processo di cicatrizzazione di un impianto dentale. Parliamo del periodo in cui, dopo aver messo a dimora la vite, quest’ultima deve essere accolta dal tessuto osseo circostante e ancorarsi alla perfezione al suo interno.
Denominata più tecnicamente osteointegrazione, la fase di cicatrizzazione inizia durante l’intervento chirurgico dedicato all’inserimento della nuova radice artificiale in titanio. Grazie al processo di osteointegrazione, gli impianti dentali che avranno la funzione di supportare i nuovi denti fissi, diventano tutt’uno con l’osso di mandibola o mascella, fino a creare un legame indissolubile.
Il titanio, a contatto con l’osso, sviluppa sulla sua superficie un particolare ossido, in grado di favorire il legame tra la vite implantare e il tessuto circostante. Nel corso della seduta implantare, la vite viene avvitata all’interno dell’osso alveolare, andando a creare un’adesione di tipo meccanico (stabilità primaria).
Successivamente, con il passare dei mesi, si ottiene invece un legame di tipo biologico, denominato stabilità secondaria. Le cellule ossee vanno a depositarsi e ad aderire facilmente all’impianto, grazie alle caratteristiche di microporosità dello stesso e alla presenza del suddetto strato di ossido.
Inizialmente, l’impianto si aggrappa dunque all’osso per una questione puramente meccanica. Ecco perché i primissimi impianti realizzati nella storia dell’implantologia, che erano composti da materiali come l’acciaio, non avevano la possibilità di integrarsi mai realmente. Utilizzando l’acciaio, non si arrivava ad avere la stabilità secondaria, quel delicato processo biologico che permette alle viti in titanio di creare con l’osso un legame duraturo e indissolubile.
Quanto dura la cicatrizzazione
Quanto dura la fase di cicatrizzazione di un impianto dentale? Per favorire l’adesione della nuova radice artificiale e quindi la cosiddetta stabilità secondaria, è importante innanzitutto avere massima cura dell’igiene orale, effettuare i dovuti controlli e prestare piena attenzione alle raccomandazioni del medico implantologo.
La durata del processo di osteointegrazione dipende da tutta una serie di fattori, che andiamo ad elencare di seguito:
- Zona di inserimento dell’impianto: per quanto riguarda la mandibola, ossia l’arcata inferiore, occorrono circa tre mesi affinché la vite si saldi all’osso. Nel mascellare superiore, i tempi di cicatrizzazione possono arrivare invece a sei mesi;
- Tipo di intervento eseguito, ovvero se è stato effettuato un impianto semplice, con mini rialzo oppure con innesto osseo, o ancora a carico immediato (un tipo di impianto che può essere caricato con una corona provvisoria nelle immediate 24-48 ore);
- Qualità dell’osso: se il tessuto osseo su cui si va a lavorare è in perfetta salute e di buona qualità, l’osteointegrazione avverrà in modo più rapido e senza complicazioni;
- Superficie dell’impianto: come affermano diversi studi in materia, una vite in titanio dalla superficie ruvida garantirà una migliore osteointegrazione rispetto ad una liscia. Al tempo stesso, sarà però con ogni probabilità maggiormente soggetta a eventuali depositi di placca batterica.
Per tutti questi motivi, la scelta del giusto tipo di impianto dentale deve essere fatta da medici esperti, in modo consapevole e soltanto dopo un’attenta selezione del paziente e valutazione del caso clinico.
Se devi affrontare un intervento di implantologia dentale a Mestre e vuoi ricevere maggiori informazioni su modalità e tempi cicatrizzazione di un impianto dentale, rivolgiti agli specialisti del nostro Studio Dentistico D’Amelio. Esamineremo nel dettaglio il tuo caso specifico e troveremo la soluzione più adatta per aiutarti a ritrovare il sorriso!