Quando non si può fare un impianto dentale? Vediamo insieme quali possono essere le controindicazioni all’implantologia, la moderna tecnica odontoiatrica destinata a ripristinare i denti persi in modo fisso e stabile.
Attraverso l’applicazione di vere e proprie radici artificiali in titanio, è possibile andare a innestare nuovi denti fissi, in grado di riprodurre aspetto e funzione della dentatura naturale. Il titanio, è stato scelto per la sua elevata biocompatibilità e la sua capacità di legarsi facilmente al tessuto osseo presente in cresta.
Per poter procedere all’installazione di uno o più impianti endossei, è necessaria una sufficiente quantità di osso dentale, idoneo a supportare le viti nel modo corretto, garantendo una buona stabilità. Occorre, da parte del medico implantologo, effettuare un’accurata selezione del paziente, così da individuare possibili fattori di rischio e ridurre al minimo le possibilità di fallimento dell’intervento.
Vi sono diverse condizioni che possono favorire o ostacolare il delicato processo di osteointegrazione, ovvero l’unione tra il tessuto osseo e la vite in titanio. I principali aspetti da tenere in considerazione sono legati alle condizioni dell’osso, di salute orale e generale del paziente e alle sue abitudini.
Lo specialista, prima di procedere all’intervento, valuterà attentamente ogni caso clinico, al fine di garantire elevate percentuali di successo dell’impianto e una lunga durata nel tempo del lavoro di protesi su di esso applicato.
Le condizioni dell’osso
Trattandosi di un intervento che prevede l’applicazione di radici artificiali proprio all’interno della cresta ossea del paziente, una delle principali valutazioni da fare, prima di procedere all’implantologia, riguarda le condizioni dell’osso che abbiamo a disposizione.
Il tessuto osseo dove inserire l’impianto, deve essere di buona qualità e in quantità sufficiente, per poter sostenere al meglio la vite e la corona protesica su di essa applicata. Quest’ultima, dovrà supportare i carichi masticatori senza svitarsi né muoversi, per cui è importante che sia sufficientemente stabilizzata.
Purtroppo, dopo un’estrazione dentale complessa o in pazienti che hanno perso i denti per parodontite (malattia conosciuta anche come piorrea), non è raro osservare un certo riassorbimento osseo. La perdita ossea dentale può essere modesta o di grave entità, fino a rappresentare una vera e propria patologia da risolvere.
In questi casi, dopo aver valutato le cause e arginato la perdita di tessuto osseo, possiamo utilizzare la tecnica di innesto osseo dentale, per consentire comunque ai pazienti che dispongono di poco osso di ottenere i denti fissi.
La salute orale
Altro fattore di interesse per quei pazienti che vogliono ripristinare i denti persi con l’implantologia, è la salute orale. Non è consigliabile fare un impianto dentale dove non sia presente una buona salute dei tessuti orali, unita a un’ottima pulizia dei denti.
Affinché l’impianto dentale abbia successo, l’odontoiatra ha il compito di accertarsi che il paziente esegua una corretta e costante igiene dentale domiciliare e che si sottoponga alle regolari sedute di pulizia dentale professionale, all’interno dello studio dentistico di fiducia.
Occorre inoltre escludere la presenza di ascessi dentali o patologie come la parodontite, soprattutto nelle zone adiacenti al sito implantare. In tal caso, prima di inserire la vite, occorre necessariamente trattare l’infezione in corso e ripristinare la salute dei tessuti orali circostanti.
Anche il fumo di sigaretta, influisce pesantemente sulla salute orale del paziente candidato all’implantologia e rappresenta una importante controindicazione ad essa. Il vizio di fumare sigarette o l’abitudine di masticare tabacco, riducono l’afflusso di sangue e ossigeno a livello dei tessuti, ostacolando il corretto processo di osteointegrazione dell’impianto dentale.
L’età
L’età del paziente può considerarsi un motivo per decidere di non fare un impianto dentale? La risposta è no, poiché l’età del paziente in sé non rappresenta un limite all’implantologia.
Se sono presenti una buona salute orale e generale, non vi sono ragioni per non applicare le viti in titanio su pazienti anziani o comunque un po’ avanti con l’età anagrafica. Ovviamente, occorre escludere la presenza di importanti patologie cardiovascolari come ictus pregressi o malattie neurologiche, come ad esempio il Morbo di Parkinson o Alzheimer.
Queste malattie, si presentano più facilmente in tarda età e non vanno assolutamente trascurate, ai fini di procedere serenamente con l’intervento di chirurgia implantare. Il diabete o altre patologie come cardiopatie e coagulopatie, non rappresentano invece una controindicazione assoluta all’applicazione di un impianto.
Vanno per cui valutate caso per caso, adottando le giuste precauzioni, per poter procedere nella maniera più sicura e corretta possibile all’intervento. Restando in tema di età, è importante sapere che non è consigliabile operare su pazienti troppo giovani, che non abbiano almeno compiuto i diciotto anni e raggiunto il completo sviluppo osseo e facciale.
Se desideri ricevere maggiori informazioni su quando non si può fare un impianto dentale e sulle precauzioni da prendere per agire in sicurezza, contatta lo Studio Dentistico D’Amelio di Mestre Venezia. Il nostro staff di odontoiatri specializzati in implantologia dentale e protesi su impianti ti aiuterà a ritrovare il sorriso!