Scopriamo insieme come si fanno gli impianti dentali e che differenza c’è tra quelli classici e quelli a carico immediato. L’implantologia è la tecnica chirurgica che ci consente di sostituire uno o più denti persi in precedenza, in maniera fissa e stabile.
Grazie all’inserimento di particolari viti in titanio all’interno dell’osso mandibolare o mascellare, è possibile costruire delle vere e proprie radici artificiali, che riproducono quelle naturali.
La scelta di ricorrere agli impianti endossei, viene fatta quando vi è la necessità di installare una protesi di tipo fisso, che non necessiti di essere rimossa nemmeno durante le normali operazioni di igiene orale, ma non solo.
Le viti in titanio possono essere sfruttate anche al fine di stabilizzare una protesi dentaria mobile, in modo da migliorarne significativamente la tenuta e conferire al paziente maggior comfort.
Per poter inserire uno o più impianti, è necessario avere a disposizione una buona quantità di materiale osseo, ma anche la sua qualità è un fattore da considerare. Prima di iniziare, è molto importante valutare radiograficamente le condizioni ossee del paziente, attraverso l’ortopantomografia (la radiografia completa delle arcate dentali).
Il chirurgo implantologo solitamente richiede anche una TAC del cavo orale, o una Tomografia computerizzata a cono (TC cone beam), due tipi di esami radiologici più dettagliati.
Impianti dentali: inserimento e fasi di lavoro
Supponiamo di dover sostituire un dente mancante mediante una corona, capsula, che poggerà su un impianto; vediamo ora ogni fase nel dettaglio:
- Inserimento delle viti in titanio, che avviene tramite un vero e proprio intervento di chirurgia orale, effettuato in anestesia locale e in ambiente totalmente sterile. Nonostante si tratti di un intervento a bassa invasività, è fondamentale impedire il passaggio e la diffusione di germi nel sito operatorio, al fine di garantire il successo degli impianti inseriti. Dopo circa dieci giorni, si programma un appuntamento di controllo, durante il quale vengono rimosse le suture.
- Controllo radiografico, dopo un paio di mesi dall’inserimento delle nuove radici artificiali, per assicurarsi che tutto proceda per il meglio.
- Scopertura dell’impianto e applicazione di una vite di guarigione, a distanza di quattro-cinque mesi dall’intervento, necessari a garantire che il processo di osteointegrazione sia completato. La vite di guarigione è una specie di guida, che consente alla gengiva di potersi adattare al meglio, seguendo la forma della vite. Alcuni moderni tipi di impianti dentali, non necessitano di questo passaggio, perciò dal controllo si passa direttamente alla fase successiva.
- Presa dell’impronta di precisione. In questa fase, vengono prese le impronte, nel nostro studio questa fase è completamente digitalizzata grazie allo scanner intraorale 3-Shape. Le impronte verranno inviate al laboratorio odontotecnico, dove avverrà la realizzazione della corona.
- Prova della corona dentale, in modo da verificare colore, dimensioni e precisione del manufatto protesico. In questa seduta, il paziente potrà vedere il nuovo dente e valutare insieme al dentista l’aspetto estetico del lavoro.
- Cementazione, fase in cui la corona verrà collegata e fissata in maniera stabile alla vite in titanio.
A questo punto, il lavoro è terminato e la nuova corona su impianti è pronta per essere utilizzata, proprio come se fosse un dente naturale.
Cosa sono gli impianti dentali a carico immediato?
Sicuramente avrai sentito parlare degli impianti dentali a carico immediato: ma cosa sono e quando si possono installare?
L’implantologia a carico immediato è una particolare tecnica, che permette di applicare una corona dentale, senza attendere i canonici quattro o cinque mesi previsti dall’implantologia tradizionale.
Un impianto a carico immediato, viene fatto soltanto quando sono presenti determinate condizioni ossee, tali da consentire alle nuove radici artificiali di sopportare, dopo breve tempo, delle sollecitazioni (solitamente entro 24-48 ore).
Il vantaggio di questa tecnica, è senz’altro quello di poter tornare a sorridere da subito. Proprio per questo motivo, i carichi immediati vengono oggi sempre più impiegati, soprattutto quando si deve intervenire in zona estetica.
L’utilizzo degli impianti a carico immediato, si può valutare anche in caso si debba ripristinare l’intera dentatura, attraverso due sistemi denominati All on four e All on six. Si tratta di due tecniche dedicate a pazienti edentuli o già portatori di protesi, che consistono nell’applicare una protesi completa fissa, sorretta da quattro (All on four) o da sei impianti (All on six).
In casi come questi, nell’immediato viene applicata una protesi provvisoria, che consente di tornare da subito a sorridere, in attesa di completare il lavoro con la protesi definitiva vera e propria.
L’implantologia a carico immediato richiede un’attenta selezione del paziente; questo deve possedere una buona quantità e qualità di osso inoltre deve essere estremamente attento all’igiene orale.
In un paziente forte fumatore, diabetico scompensato o con problemi di malattia parodontale l’implantologia in generale risulta essere sconsigliata, a maggior ragione quella a carico immediato.
Adesso che sai cosa sono e come si fanno gli impianti dentali, cosa aspetti a scoprire se questo tipo di lavoro può fare al caso tuo? Chiama serenamente la segreteria dello studio dentistico D’Amelio di Mestre e affidati ai consigli dei nostri odontoiatri esperti in implantologia orale!