Può capitare a tutti di avere le gengive infiammate: scopriamo insieme cause e rimedi per affrontare il problema e risolverlo nel modo corretto.
È davvero importante imparare a riconoscere e curare i sintomi dell’infiammazione gengivale, in modo da impedire che peggiori e si trasformi in una patologia orale più seria.
Talvolta infatti, tendiamo a sottovalutare fenomeni come dolore o sanguinamento delle gengive, aspettando semplicemente che passino da soli. Niente di più sbagliato: episodi ricorrenti di infiammazione dei tessuti, sono caratteristici di una gengivite in corso.
Si tratta di una malattia di origine batterica che, se non trattata adeguatamente, può dare origine a una patologia ben più seria. Una gengivite trascurata potrebbe, con il tempo, sfociare in una parodontite (detta anche piorrea in stadio avanzato).
Quest’ultima, può compromettere seriamente i tessuti parodontali (gengiva, legamento ed osso attorno al dente), al punto tale da provocare lesioni ossee e, in stadio avanzato, la perdita dei denti. Se curata in tempo, l’infiammazione gengivale può invece risolversi senza recare danni permanenti, trattandosi di una patologia orale assolutamente reversibile.
In alcuni casi, i sintomi delle gengive infiammate sono talmente lievi, che nemmeno il paziente si accorge di essere affetto da gengivite. Il più delle volte, si verificano invece i seguenti sintomi, molto importanti da riconoscere e controllare:
- Dolore e fastidio, che può avvenire a riposo, durante la masticazione, oppure spazzolandosi i denti;
- Sanguinamento ricorrente, il quale si verifica spontaneamente o durante lo spazzolamento;
- Alito cattivo (alitosi) persistente, di natura non accertata.
In presenza di uno o più dei suddetti sintomi, è consigliabile rivolgersi al dentista di fiducia, l’unico in grado di effettuare una precisa diagnosi e prescrivere la terapia adeguata. Ma perché le gengive sanguinano e fanno male, segno evidente di una gengivite in corso?
Quali sono le cause delle gengive infiammate?
La causa principale della gengivite, è senza dubbio l’accumulo di placca batterica sui margini della gengiva.
La placca è quella patina biancastra, che si forma sui denti e sulle gengive: un pericoloso aggregato di germi, responsabile di malattie dentali come carie e parodontopatie. Questo microfilm, composto da saliva, residui di cibo e batteri, risulta fortemente dannoso, sia nei confronti dello smalto dentale che dei tessuti orali molli.
Se non rimossa costantemente, la placca batterica si solidifica e può dar luogo a fenomeni infiammatori, anche piuttosto gravi fino, appunto, a poter causare la fastidiosa gengivite. Al fine di scongiurare il più possibile l’insorgere di tale patologia, di seguito ti spieghiamo altre concause dell’infiammazione gengivale:
- Scarsa igiene orale, spazzolamento scorretto o insufficiente;
- Fumo di sigaretta, o abitudine di masticare tabacco;
- Cambiamenti ormonali, tipici di alcune specifiche fasi della vita, come ad esempio la gravidanza o la menopausa;
- Uso di farmaci responsabili di influire negativamente sull’afflusso di sangue ai tessuti gengivali, nonché sulla secrezione salivare;
- Alcune malattie, come diabete e problemi cardiovascolari, i quali possono indebolire e rendere le gengive più soggette agli attacchi batterici.
Anche un utilizzo inappropriato di sistemi sbiancanti senza la supervisione del dentista, oppure l’impiego di dentifrici particolarmente abrasivi, possono mettere le gengive a rischio infiammazioni.
Non è da sottovalutare nemmeno la componente genetica: alcune persone, rispetto ad altre, sono più esposte al rischio di infiammazioni e gengiviti, per cause di natura fisiologica ed ereditaria.
Quali sono i rimedi per le gengive infiammate
Dopo averne compreso le cause, andiamo a scoprire insieme quali sono i rimedi per le gengive infiammate. Abbiamo detto che la principale nemica dell’infiammazione dei tessuti orali è la placca, per cui la prima cosa da fare, è cercare di tenerla lontana il più possibile dalle gengive e dalle superfici dentali.
Per impedire che placca e batteri compromettano la nostra salute orale, è necessario perciò mantenere costantemente la bocca ben pulita. A tal fine, occorre:
- Lavare i denti dopo ogni pasto, almeno tre volte al giorno, utilizzando uno spazzolino a setole medio-morbide, avendo cura di detergere bene anche i margini gengivali;
- Usare il filo interdentale e gli altri strumenti di pulizia interdentale (scovolino, super-floss) con frequenza e in maniera corretta;
- Sottoporsi a una seduta di igiene professionale, con cadenza semestrale o annuale, in base ai consigli del dentista;
- Limitare il fumo e il consumo di tabacco, in modo da permettere che l’organismo sia più resistente alle infezioni orali.
Se sono presenti i sintomi di una gengivite in corso, oppure se si nota che le gengive fanno male o sanguinano in maniera inusuale, è essenziale continuare a lavare bene i denti e i tessuti che li circondano. Questo, serve per evitare che la placca batterica non rimossa, vada a offendere ulteriormente le gengive, peggiorando la situazione.
Per tamponare il problema, in attesa di poter contattare l’igienista di fiducia, è consigliabile utilizzare, almeno due volte al giorno e dopo aver lavato i denti, uno specifico colluttorio per le gengive.
Se ti sei accorto di avere le gengive infiammate, hai notato sanguinamento inusuale, oppure presenti uno dei sintomi descritti in questo articolo, prenota una visita di controllo presso il nostro studio dentistico,valuteremo attentamente lo stato di denti e gengive e ti aiuteremo a risolvere il problema.