Avrai certamente sentito parlare di denti decidui e permanenti, ma conosci esattamente quali sono le differenze tra le due dentizioni? Nell’articolo di oggi, approfondiremo un argomento che interessa chi ha figli sia adolescenti che in età pediatrica, i quali stanno affrontando importanti cambiamenti all’interno del cavo orale.
Il passaggio dei denti da latte a quelli definitivi, avviene infatti in una fascia di età molto ampia. Inizia intorno ai cinque anni, per terminare verso i dodici-tredici anni di età, periodo in cui il processo di dentizione può ritenersi pressoché completato. Gli ultimi denti permanenti a erompere, saranno in realtà i denti del giudizio, che generalmente arrivano nella tarda adolescenza, a partire dai diciassette anni.
Durante tale fase, è davvero importante tenere sotto controllo i vari cambiamenti, in modo da poter arrestare sul nascere qualsiasi problematica a carico della dentatura. Così come crescono i bimbi, anche le ossa del cavo orale aumentano di dimensioni e si trasformano, permettendo ai denti definitivi di spingere su quelli da latte e di trovare lo spazio necessario per spuntare e posizionarsi correttamente in arcata.
Potrebbe essere perciò necessario intervenire sia dal punto di vista ortodontico, che con trattamenti dentali volti a togliere i denti da latte che non riescono ad andarsene da soli, oppure a curare eventuali carie.
I medici esperti in pedodonzia del nostro Studio Dentistico con sede in provincia di Venezia, si occupano della cura e della prevenzione delle varie patologie orali tipiche dell’età pediatrica, mettendo al servizio dei pazienti le più moderne tecnologie odontoiatriche e ortodontiche.
Cosa sono i denti decidui?
Cosa sono i denti decidui? Come certamente avrai intuito leggendo il precedente paragrafo, con questo termine vengono definiti i denti da latte. Questo tipo di dentizione, inizia a svilupparsi intorno ai sei-otto mesi di vita del bambino e conclude la sua crescita all’età di due anni e mezzo.
I tempi di eruzione della dentatura decidua, possono variare molto tra un soggetto e l’altro, per cui non occorre preoccuparsi se queste tempistiche non vengono rispettate alla lettera. Generalmente, le femmine hanno la tendenza a essere più precoci rispetto ai maschi, anticipando leggermente i tempi di dentizione, la quale si svolge nel seguente ordine:
- Incisivi centrali inferiori, i primi dentini ad arrivare intorno ai 6 mesi;
- Incisivi centrali superiori, entro poche settimane, due mesi di distanza al massimo, dai loro “fratelli” dell’arcata inferiore;
- Incisivi laterali superiori ed inferiori, che arrivano entro gli 11 mesi di vita del bambino;
- Primi molaretti da latte, tra i 10 e i 16 mesi;
- Canini decidui, che erompono a 16-20 mesi di età;
- Secondi molari, in arrivo tra i 20 e i 30 mesi.
A circa due anni e mezzo di età del bambino, la dentizione decidua appare quindi completa, in attesa di essere sostituita da quella permanente. Tra i 5 e i 13 anni, si osserverà la cosiddetta dentizione mista, caratterizzata da una situazione in cui i denti da latte iniziano a dondolare e ad andarsene, lasciando a poco a poco il posto a quelli definitivi.
I denti da latte sono importantissimi poiché, oltre ad essere quelli con cui il bambino impara a masticare, sono in grado di fornire preziose indicazioni sullo sviluppo del cavo orale, utili al medico ortodontista per valutare la corretta crescita di mascella e mandibola.
Denti decidui e permanenti: le differenze
Quali sono le principali differenze tra denti decidui e permanenti? Per prima cosa, le due tipologie di dentizione differiscono dal numero degli elementi dentari coinvolti. La dentatura da latte, è infatti composta da venti denti e conta in totale otto incisivi, tra centrali e laterali (di cui 4 superiori e 4 inferiori), quattro canini (2 superiori e due inferiori) e otto molari (4 superiori e 4 inferiori).
Non esistono premolari da latte, i quali sono presenti invece nella dentatura definitiva, in un numero di otto. Contando anche i quattro denti del giudizio, in arrivo nell’ultima parte dell’adolescenza, diventa facilmente calcolabile che, in totale, i denti permanenti sono trentadue.
Oltre a differire nella quantità, i denti da latte si distinguono dai definitivi anche per il loro colore e la loro conformazione. Sono infatti molto chiari, di un colore bianco lattiginoso che, in fase di dentizione mista, riesce a far sembrare piuttosto scuri e “gialli” i nuovi arrivati. Ovviamente, non è affatto così, si tratta soltanto di un “effetto ottico”, provocato dal contrasto tra le due diverse tonalità di smalto.
Contrariamente a un pensiero piuttosto diffuso, i denti decidui hanno le radici, proprio come quelli permanenti! Si tratta di radici più sottili, che presentano apici piuttosto appuntiti, necessarie agli elementi dentari per vivere e rimanere in arcata fino al momento della permuta.
Tale convinzione deriva dal fatto che, al momento in cui se ne vanno, sono privi di radice. Questo avviene soltanto perché, per poter erompere in arcata, il dente definitivo deve spingere sul dente da latte e consumarne le radici, così da provocare la sua mobilità e la successiva caduta.
Se vuoi ricevere ulteriori informazioni sui denti decidui e sulle loro differenze con quelli permanenti, prenota una visita odontoiatrica presso gli specialisti esperti in pedodonzia del nostro Studio Dentistico D’Amelio di Mestre. Ci prenderemo cura del sorriso di tuo figlio!