Quando i denti sono sensibili? Moltissime persone si trovano ad avere a che fare, almeno una volta nella vita, con l’ipersensibilità dentale, ovvero con quel disturbo che in molti chiamano semplicemente ‘denti sensibili‘. Vediamo insieme le cause e le cure.
Quando si parla di denti sensibili ci si riferisce ad un’ipersensibilità a determinati stimoli, quali il contatto con sostanze particolarmente fredde o calde oppure l’assunzione di cibi marcatamente dolci o acidi. Il tutto si manifesta attraverso un fastidio più o meno forte, che nei casi più gravi si può trasformare in dolore acuto.
Quali sono le cause dell’ipersensibilità dentale?
L’ipersensibilità dentale è causata dall’esposizione della dentina, ovvero della struttura portante di un dente, all’interno della quale si trova la polpa dentale. Va sottolineato che quest’ultima, essendo attraversata da delle fibre nervose, è fisiologicamente sensibile. A proteggerla, in condizioni di normalità, c’è per l’appunto la dentina, la quale a sua volta è coperta dallo smalto. Quando i denti sono sensibili significa ritrovarsi con delle porzioni ‘scoperte’, non protette, di dentina. Semplificando al massimo possiamo quindi affermare che l’ipersensibilità è determinata da un’esposizione dentinale. Quest’ultima a sua volte può essere causata da diversi fattori:
- Malattia parodontale: la presenza di parodontite può portare, tra le altre cose, a soffrire di denti sensibili. Tutto nasce dal riassorbimento osseo e quindi dalla retrazione gengivale, processi che lasciano scoperte le radici dei denti e quindi la dentina;
- Igiene dentale quotidiana aggressiva: un utilizzo scorretto dello spazzolino da denti, unito all’utilizzo di dentifrici abrasivi, può portare all’abrasione dello smalto, e quindi alla comparsa dell’ipersensibilità dentale;
- Fratture dentali: anche la scheggiatura o la frattura di un dente espongono la dentina;
- Consumo eccessivo di alimenti acidi: parliamo di spremute di agrumi, di yogurt, di succhi di frutta, di bevande gassate e di altri alimenti acidi che aggrediscono lo smalto dentale fino ad eroderlo.
- Bruxismo: il continuo digrignamento dei denti può portare all’esposizione della dentina su più elementi dentali; va però ricordato che questo processo è molto lento e raramente causa ipersensibilità.
I denti sensibili sono un problema che colpisce persone di qualsiasi età, ma va sottolineato che l’incidenza è maggiore negli adulti tra i 20 e i 40 anni, soprattutto per quanto riguarda il sesso femminile. Degli studi hanno dimostrato che 8 persone su 10 che soffrono di ipersensibilità dentale lamentano delle fitte di dolore quando mangiano cibi freddi e assumono bevande fredde; 2 persone su 10, invece, avvertono dolore quando assumono alimenti caldi, mentre 4 persone su 10 sono colpite da dolore al semplice ispirare aria fredda.
Come si previene l’ipersensibilità dentale?
Per evitare l’insorgere dei fastidi legati ai denti sensibili si rende necessario prestare maggiore attenzione allo spazzolamento dei denti, seguendo in caso i consigli del proprio dentista. É poi consigliabile limitare l’assunzione di cibi e bevande acide e, soprattutto, effettuare delle visite periodiche dal dentista, in modo da individuare tempestivamente fattori incentivanti come un’errata tecnica di spazzolamento.
I sintomi della ipersensibilità dentale non vanno mai trascurati, in quanto il problema non può che peggiorare nel tempo. Allo Studio dentistico D’Amelio di Mestre partiamo da un’attenta anamnesi per individuare le cause specifiche del disturbo, per poi decidere le terapie più efficaci.