Ecco come prendersi cura dei nostri denti
Non c’è niente di peggio del mal di denti: quante volte l’abbiamo sentito dire? Tra le patologie più comuni del cavo orale, come è noto, ci sono le carie, ovvero la demineralizzazione e quindi la distruzione dei tessuti di un dente, ad opera degli acidi generati dalla placca batterica. Prima di imparare a prenderci cura dei nostri denti, è sicuramente prioritario capire da cosa sono causate le carie.
Le cause della carie
Come dice un adagio tanto caro a tutto il mondo della medicina e a noi dentisti in particolare, prevenire è meglio che curare. É dunque fondamentale sapere che l’insorgenza della carie è causata nello specifico dai batteri, soprattutto dallo Streptococco mutans e dal Lactobacillus. Da sempre, le mamme e le nonne dicono ai propri pargoli che le carie sono la conseguenza di abbuffate di dolciumi e di caramelle. Ecco, bisogna finalmente sfatare questo mito; questa patologia dentale è causata, oltre che da un eccesso di zuccheri nella dieta, da una vasta gamma di squilibri nutrizionali associati ad un’igiene orale carente. Per la prevenzione e per la successiva cura delle carie bisogna infatti sapere che gli alimenti maggiormente cariogeni non sono solamente quelli ricchi di zucchero bensì anche quelli ad alto contenuto di carboidrati, i quali vanno a sedimentarsi intorno ai denti favorendo così lo sviluppo dei dannosi acidi della flora batterica.
Carie: ecco come prevenirle
Come si può intuire dalle cause, dunque, prima di rassegnarsi alla cura delle carie sarebbe opportuno impegnarsi in una solida prevenzione basata sull’igiene orale, armandosi di pazienza ma soprattutto di spazzolino, di dentifricio, di collutorio e di filo interdentale. Lo spazzolino deve essere adatto alla bocca di chi lo usa, ovvero la sua testina deve essere in grado di raggiungere gli angoli più nascosti delle arcate dentali. Lo stesso spazzolino va passato sui denti tre volte al giorno, dopodiché va esso stesso lavato, così da evitare il deposito dei dannosi germi. Oltre a questo, per prevenire le carie, è assolutamente consigliabile limitare gli zuccheri e i carboidrati complessi, fissare sedute di igiene orale dal proprio dentista almeno una volta l’anno.
I tessuti del dente non si rigenerano
Imparati i principi basilari delle prevenzione, possiamo passare alla cura delle carie: anche i pazienti più attenti all’igiene e all’alimentazione, talvolta, presentano infatti qualche piccola carie. Per la cura di questa patologia, però, non esistono rimedi naturali o della nonna: l’unica via di uscita è costituita da un intervento dentistico in ambulatorio. La spiegazione, in effetti, è piuttosto semplice. Come detto, una carie è causata dalla distruzione dei tessuti del dente (non a caso il tessuto più duro dell’organismo umano), i quali non hanno nessun modo di rigenerarsi. Ne consegue quindi che in nessun caso può esistere un ciclo di guarigione naturale: il dolore che si prova oggi, dunque, non può che aumentare nel tempo.
La cura delle carie
La cura delle carie superficiali è una sola, e si tratta dell’otturazione: con questo termine si intende la procedura odontoiatrica di rimozione del tessuto danneggiato dai batteri e il suo ripristino mediante materiali appositi, così da restituire al dente la sua forma originale e la sua funzione masticatoria. Esistono principalmente due tipi di otturazione per la cura delle carie: quella effettuata direttamente nella bocca e quella preparata in precedenza in laboratorio, detta per questo intarsio. Non sempre, però, una semplice otturazione è il metodo giusto per il trattamento della carie. Nel caso in cui i batteri abbiano danneggiato anche i tessuti della polpa, per curare efficacemente una carie si rende indispensabile la devitalizzazione del dente, eventualmente accompagnata da una terapia antibiotica in caso di ascesso. Nel caso in cui il dente si presenti del tutto irrecuperabile – caso, va detto, piuttosto raro – l’unica soluzione è ovviamente quella di estrarre e quindi sostituire il dente danneggiato mediante un ponte proteico oppure un impianto.